Penso che il Consiglio regionale in carica debba prendere un’iniziativa comune per riformare la legge elettorale regionale e la modalità di raccolta firme per presentare le liste.
Su questo si può, fin da subito, misurare l’effettiva volontà di risolvere i problemi.
Il Piemonte non ha ancora una legge propria, usa la legge di transizione approvata a livello nazionale. Avremmo dovuto provvedere, come ha fatto per esempio la Toscana, nel quinquennio 2005 – 2010. Così non è stato.
E’ pertanto ora di farsi carico delle proprie responsabilità ed evitare un nuovo caso ricorsi.
p.s. Il Foglio riporta oggi alcune mie dichiarazioni sulla situazione politica di questi giorni.