Domani 7 luglio 2007 dalle ore 16.30 alle ore 18.30 in via Chiesa della Salute 49/a – Torino (davanti alla banca Unicredit) sarò presente al banchetto di raccolta firme per il referendum elettorale.
I quesiti proposti vogliono modificare l’attuale legge elettorale che considero una vera vergogna. Ha tolto ai cittadini la libertà di scelta dei propri candidati, ha concentrato nelle mani dei partiti un vero e proprio potere di nomina di deputati e senatori, ha aumentato la frammentazione degli schieramenti.
Credo sia invece forte l’esigenza di semplificazione del sistema politico e di riduzione del numero dei parlamentari; il referendum non è certo la soluzione migliore, ma ho aderito al comitato promotore regionale perchè può essere un forte strumento di pressione nei confronti del Parlamento affinchè cambi quanto prima la legge elettorale.
E’ possibile firmare anche in via garibaldi angolo via milano o in via Po angolo piazza Castello dal martedì al sabato dalle ore 10,30 alle ore 18,30. A meno di venti giorni dalla scadenza del termine per la presentazione in Cassazione delle firme è necessario un ultimo sforzo da parte di tutti.
io invece non l’ho firmato, non lo firmerò e non andrò nemmeno a votarlo, se ci sarà. Soprattutto, trovo scandaloso il premio di maggioranza al partito che prende più voti, proposto dai referendari. Una norma pro-PD e pro-FI, diciamocelo, e poi lamentiamo che Berlusconi che fa le leggi a suo interesse…
io invece non l’ho firmato, non lo firmerò e non andrò nemmeno a votarlo, se ci sarà. Soprattutto, trovo scandaloso il premio di maggioranza al partito che prende più voti, proposto dai referendari. Una norma pro-PD e pro-FI, diciamocelo, e poi lamentiamo che Berlusconi che fa le leggi a suo interesse…
In Italia non esiste il referendum propositivo di conseguenza si può solo emendare una legge esistente. L’attuale legge elettorale, definita da chi l’ha fatta “una porcata”, è una vera schifezza. La proposta referendaria può piacere o meno, a me personalmente non piace, ma è l’unico modo per costringere il Parlamento a fare il suo dovere: fare una nuova legge elettorale che ridia ai cittadini la possibilità di scegliere gli eletti e non come ora, con le liste bloccate, scelti dai segretari di partito. Questo fatto ha fatto toccare alla democrazia in Italia il punto più basso. Abbiamo un parlamento di “dipendenti” dei segretari di partito e non di eletti dal popolo. L’altro obiettivo è di ridurre il numero dei partiti. Diversi partiti in questo momento rappresentano solo i gruppi dirigenti che li compongono.
In Italia non esiste il referendum propositivo di conseguenza si può solo emendare una legge esistente. L’attuale legge elettorale, definita da chi l’ha fatta “una porcata”, è una vera schifezza. La proposta referendaria può piacere o meno, a me personalmente non piace, ma è l’unico modo per costringere il Parlamento a fare il suo dovere: fare una nuova legge elettorale che ridia ai cittadini la possibilità di scegliere gli eletti e non come ora, con le liste bloccate, scelti dai segretari di partito. Questo fatto ha fatto toccare alla democrazia in Italia il punto più basso. Abbiamo un parlamento di “dipendenti” dei segretari di partito e non di eletti dal popolo. L’altro obiettivo è di ridurre il numero dei partiti. Diversi partiti in questo momento rappresentano solo i gruppi dirigenti che li compongono.
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