Una nuova interpretazione della rivoluzione sanitaria promossa e propagandata dal presidente Cota ci viene da Giovanna Briccarello, senatrice leghista della prima ora, anche se approdata poi ad altri lidi, e infine recuperata dal centrodestra piemontese come commissario dell’Asl 5.
Ora scopriamo, grazie a un invito ufficiale del commissario su carta intestata dell’Asl 5, che tra i nuovi compiti dell’azienda sanitaria locale c’è anche quella di organizzare delle cene. Autofinanziate, si precisa sull’invito (ma anche con raccolta fondi, chiediamo noi?). Ospite d’eccezione, naturalmente, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. Per prenotazioni, rivolgersi alla segreteria dell’Asl 5, precisa l’invito, con tanto di numero di telefono.
Posto che la signora Giovanna Briccarello può organizzare cene con chi vuole e dove vuole, ci chiediamo se lo stesso principio vale per il commissario dell’Asl 5, sen. Giovanna Briccarello, che organizza cene di propaganda politica con il presidente della Regione Piemonte, utilizzando a questo scopo soldi e personale dell’Asl per stampare e spedire inviti (e che inviti!) e prenotare la partecipazione. Eppure nel nuovo piano sociosanitario non abbiamo trovato cenni sulle nuove mansioni dei commissari Asl.
Ci saremmo aspettati un commissario impegnato allo spasimo nel risparmiare risorse e garantire servizi sanitari. Lo troviamo impegnato a garantire servizi di ristorazione targati Lega nord: da partito di lotta e di governo a partito di forchetta e coltello. Naturalmente sempre con i soldi dei contribuenti.