Oggi in VI Commissione l?assessore Elena Maccanti ha confermato che la Giunta Cota non intende mettere a disposizione i 13 milioni su 30 necessari per garantire la copertura delle borse di studio universitarie distribuite dall?Edisu a tutti gli aventi diritto, sulla base di una graduatoria che considera merito e condizione economica del richiedente.
In tutti questi anni la Regione Piemonte ha distribuito le borse di studio a tutti i candidati in graduatoria. Una scelta finora dettata dalla volontà di garantire realmente il diritto allo studio e dalla decisione di assecondare gli sforzi
dell?Università e degli enti locali per attrarre nuovi studenti dall?estero (+11% nell?ultimo anno) e da altre parti di Italia.
Sforzi che hanno trovato conferme importanti nei numeri degli iscritti. Non è possibile cambiare le regole in corso d?opera e negare la borsa di studio a tutti coloro che sono nella graduatoria degli aventi diritto e, anche su questa base, hanno fatto le loro scelte di vita che ora rischiano di non poter confermare. Come può uno studente pagare un affitto contratto proprio sulla base della sicurezza della borsa di studio?
Del resto su questo punto sia l?assessore Maccanti che l?assessore Cirio avevano preso un impegno preciso con i rappresentanti degli studenti – riportato poi nel bilancio di previsione 2011 – e condiviso da numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione. A pochi giorni dalla erogazione della prima rata della borsa di studio, arriva ora la sorpresa.
A questo punto c?è solo una soluzione possibile: il presidente Cota reperisca i fondi necessari e garantisca a tutti quello che finora i presidenti della Regione Piemonte hanno sempre garantito. Se poi la Giunta intende modificare le regole di accesso alle borse di studio, lo faccia dal prossimo anno. Ma non tolga a nessuno ciò che aveva promesso.