Finiamo esattamente come abbiamo iniziato circa un mese fa.
Tra le persone, in mezzo ai mercati, parlando con tutti, una campagna elettorale come i partiti non sono più abituati a fare.
Una campagna elettorale di sinistra si sarebbe detto una volta. Ed è ciò che siamo: persone di sinistra. Uso il plurale perchè in queste settimane ho avuto con me, a fianco, di sprone, di aiuto nei momenti di poca lucidità, centinaia e centinaia di persone e, comunque andrà, questo rimarrà un ricordo indelebile.
Persone di sinistra dicevamo. La nostra prima uscita di manifesti, facciamo qualcosa di sinistra, è talmente piaciuta che ne abbiamo fatto un motto che è durato tutta la campagna.
Un motto ideale, perchè racchiude in sè l’idea di politica, di partito, di società che immaginiamo.
Più volte mi è capitato di sentire nei vari appuntamenti che le persone erano scettiche sul votare Partito Democratico perchè troppo poco di sinistra, perchè si è dimenticato del blocco sociale di riferimento, perchè in questo anno e mezzo non ha avuto una parola chiara -una- su laicità, bioetica, tutela dei diritti delle persone e dei lavoratori.
Bene, noi abbiamo usato queste parole chiare e nette durante tutta la campagna elettorale con un’unica idea in testa: un Partito Democratico più di sinistra, laico, moderno, che sappia esattamente dove sedere in Europa: insieme a tutte le forze progressiste nel PSE.
Un partito che si occupi della crisi economica pensando innanzitutto alle famiglie, ai giovani e ai loro redditi. Che pensi ad un sistema economico dove le piccole e medie imprese più lungimiranti abbiano spazio e possibilità di agire. Che sia in grado di mantenere, da Strasburgo, contatti continui con il proprio territorio (il Nord Ovest nel mio caso) e sappia garantire risorse per lo sviluppo. Che comprenda a pieno l’importanza della ricerca e dello studio, a partire dal pubblico come succede in tutta Europa. Che abbia in testa l’idea di una Rete libera, neutrale, accessibile a tutti. Che abbia infine, ma non meno importante, la convinzione che lo Stato debba essere laico e che diritti di uguaglianza e solidarietà debbano essere pienamente garantiti e non oggetto di continui assedi.
Per tutto questo andate a votare e non cadete nella trappola dell’astensionismo.
E per un Partito Democratico più di sinistra, che fa cose di sinistra, scrivete Placido a fianco del simbolo del Pd sulla scheda grigia.
Queste sono le idee che porterò con me in Europa e sarò ben contento di portarne delle altre se vorrete suggerirmene.
[…] scorso, al mercato con diana, di ritorno alla macchina trovo un volantino di/per placido (del piddì) alle europee, con su scritto: “facciamo qualcosa di sinistra”. un bel […]