E’ inaccettabile che la Regione Piemonte spenda 22 milioni di euro per il prossimo referendum sulla caccia.
In un momento di grave crisi sociale come quello che stiamo vivendo non sarebbe compreso.
L’unica soluzione è abrogare l’attuale legge, trovare una mediazione su un nuovo testo e risparmiare i soldi.
Nel frattempo la maggioranza litiga e, ha voglia Cota a chiedere a mezzo stampa “uno scatto d’orgoglio” per evitare il referendum e risparmiare i soldi, quando non riesce nemmeno a mettere d’accordo la maggioranza che lo sostiene.
Mandiamolo a casa!