Il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, ricorre il “Giorno della Memoria”, istituito con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano, …” al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte”.
Tra le tante iniziative di quest’anno che sono nate con l’obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni le atrocità di una tremenda pagina di storia, che si sono consumate nel secolo scorso e che costituiscono uno dei più gravi genocidi al mondo, ne segnalo due in particolare.
II concerto-lettura “La ragazza con la fisarmonica” di Esther Béjarano e Giovanni Coscia che si terrà giovedì 24 gennaio al Politecnico di Torino (corso Duca degli Abruzzi 24). Esther Béjarano è nata nel 1924 in Germania, in una famiglia di musicisti di origine ebraica. Deportata ad Auschwitz è messa a suonare nell’orchestra femminile del Lager. Trasferita al campo di Ravensbrück viene impiegata nella manovalanza coatta alla Siemens. Dopo la Liberazione emigra in Palestina. In Israele lavora come cantante e insegnante di musica. Nel 1960 decide di tornare in Germania con il marito Nissim e con i figli Edna e Joram. Ad Amburgo insieme ad altri ex perseguitati fonda l’Auschwitz Komitee Deutschland. Tutt’ora attiva come cantante con il gruppo Coincidence, creato dalla figlia Edna nel 1988.
Il Consiglio regionale del Piemonte, il Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, la Provincia di Torino, il Comitato provinciale Resistenza, Costituzione, Democrazia della Provincia di Torino, la Città di Torino, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, l’ A.N.E.I – Associazione Nazionale Internati Militari nei lager nazisti e con il contributo della Famiglia Zegna e di Ermanno Tedeschi Gallery, partecipano alla mostra presso il Museo Diffuso della Resistenza di Torino : “Disegni di prigionia. Luigi Carluccio 1943 – 1944 – 1945″”
In occasione del Giorno della Memoria e nel 70esimo anniversario dell’8 settembre 1943, Il Museo ha deciso di dedicare una mostra a uno dei più noti personaggi torinesi in ambito internazionale, offrendo al pubblico l’occasione di scoprire un aspetto inedito della sua vita e di approfondire la vicenda della persecuzione italiana dei proprio connazionali di origine ebraica.
Luigi Carluccio è stato uno dei pochi esponenti della critica d’arte contemporanea italiana a diventare un punto di riferimento internazionale, tanto da essere chiamato nel 1979 a dirigere il settore arti figurative della Biennale di Venezia. Pochi invece sanno che Luigi Carluccio fu uno dei tanti Italienische Militär-Internierte (Internati Militari Italiani) che dopo l’8 settembre, rastrellati e catturati dalle truppe tedesche, furono rinchiusi in campi di prigionia appositamente istituiti in
Germania e nei territori occupati. Qui Carluccio disegnò costantemente, dal 1943 al 1945, con i mezzi di fortuna che si potevano trovare nei campi. Tornato a casa, non praticò più il disegno e intraprese la carriera di critico.
I disegni realizzati da Luigi Carluccio durante la prigionia sono giunti a noi grazie all’attenzione e alla cura con le quali ha voluto conservarli la moglie Eva. Infatti, a poco più di un anno dalla morte di Luigi Carluccio avvenuta nel 1981, la signora Eva ha raccolto e fatto riprodurre i disegni in un prezioso volume, oggi fuori commercio, introdotto da Mario Negri.
L’esposizione aprirà al pubblico il 25 gennaio. Durante il periodo della mostra saranno proposte proiezioni, visite guidate per la cittadinanza e per le scuole e incontri di approfondimento. Per il
calendario completo si rimanda al sito del Museo (www.museodiffusotorino.it)
Questa mattina alle ore 12 presso il Museo Diffuso della Resitenza (Corso Valdocco, 4/a Torino) verranno presentate le diverse iniziative in programma a Torino per il Giorno della Memoria: concerti, mostre e commemorazioni che per tutta le settimana aiuteranno i torinesi a non dimenticare quello che e’ accaduto con l’olocausto.