Ieri mattina durante una conferenza stampa e la sera, durante l’assemblea provinciale del Partito Democratico di Torino, ho annunciato, nel rispetto delle regole, l’intenzione di partecipare alle Primarie per il Sindaco di Torino.
Una sfida difficile ma entusiasmante, che richiede coraggio ma che mi spinge a continuare il lavoro fatto negli anni di attività politica.
Nell’ultimo periodo ho ricevuto molte sollecitazioni e molti inviti all’impegno da parte delle persone che in questi anni mi hanno sostenuto e aiutato. Credo che questo patrimonio collettivo fatto di idee, energie e competenze vada messo a disposizione per la Torino del futuro.
Il primo appuntamento ufficiale della mia candidatura, al quale tutti sono invitati a partecipare, sarà LUNEDI’ 20 DICEMBRE ORE 21 presso la GAM (Galleria d’Arte Moderna) – corso Galileo Ferraris 30, Torino.
Durante la serata gli iscritti al Partito Democratico potranno sottoscrivere la mia candidatura così come previsto dal regolamento approvato.
La notizia è da diffondere quanto più possibile agli iscritti e ai conoscenti che possono essere interessati.
Nei giorni scorsi mi hanno segnalato che su Facebook sta circolando un sondaggio sul futuro Sindaco di Torino. Un modo divertente e leggero per partecipare alla scelta. Chi avesse voglia può votare cliccando QUI oppure andando all’indirizzo http://www.facebook.com/sindacotorino
Ad oggi i candidati alle primarie sono
Roberto Placido
Davide Garglio
Giorigio Ardito,
nei prossimi giorni si aspettano le decisioni di
Piero Fassino
Roberto Tricarico
Guido Passoni
Visto il video! E ho anche letto che Fabio collabora con una testata che mi pare valida…
Visto il video! E ho anche letto che Fabio collabora con una testata che mi pare valida…
Mi raccomando, fate di tutto per perdere anche a Torino
Mi raccomando, fate di tutto per perdere anche a Torino
Torino deve restare nostra, questo deve essere l’obiettivo che deve guidare tutta la squadra.
Torino deve diventare una città europea l’esempio per tutte le altre città d’Italia.
con affetto.
Torino deve restare nostra, questo deve essere l’obiettivo che deve guidare tutta la squadra.
Torino deve diventare una città europea l’esempio per tutte le altre città d’Italia.
con affetto.
Per scegliere e proporsi ricordiamoci un po’ di storia: Fassino con D’Alema e Bassolino chiusero la strada al Rinnovamento della sinistra dicendo no a Novelli (e all’altrettanto rinnovatore Luigi Passoni) ed a una amministazione moderna, efficiente, che sapeva innovare ed amministrare, che sapeva essere informata della realtà per decidere, che senza paraocchi aveva saputo inventarsi una città vivibile, dai i Punti Verdi, a Settembre musica, dalle piste ciclabili, alla sana amministrazione (con le congratulazioni ufficiali della Corte dei Conti!),con un equo rapporto seppur conflittuale con la Fiat e sevizi come mai nessun’altra citta aveva offerto al cittadino, direi più moderna e innovativa di Bologna del tempo. Fassino e la cricca dei nostalgici, portarono in auge il quasi democristiano udinese Castellani che se non avesse trovato un Agnelli che voleva lasciare un suo ricordo a Torino e le Olimpiadi invernali sarebbe ricordato per una amministrazione equivalente a quelle dei Sindaci Porcellana e Grosso (senza misura dell’efficienza, casuale e lontana dai cittadini) Su efficienza,(intesa come ottimo rapporto sforzo/uso delle risorse – risultati/soddisfazione degli utenti-qualità e vicinanza dei servizi per i cittadini, e infine qualità del “bilancio” preventivo e consuntivo lascio che ognuno guardi e confronti concretamente i risultati e i dati (io direi il disastro!) di Chiamparino. Fatelo con coscienza, confrontando per chi li ha vissuti gli otto anni di Novelli e il reale rinnovamento di fare politica locale, (bisogna anche pensare a cosa c’era prima di Novelli!) e quelli di Chiamparino che pur venendo dopo l’insipido e irreale periodo Castellani, a me paiono di politica arrogante che mai si chiede se ha soddisfatto il bisogno del cittadino, quindi ovviamente vecchia (poco diversa da quella che farà Cota in Regione!)
Innovatori erano Nicolini a Roma, Novelli e Balmas a Torino, Mario Rigo a Venezia, ed altri ma i parititi (PSI uguale a PCI) li scaricarono e rtornò la burocazia e la netta separazione tra amministranti e cittadini…
In questo rapporto sta l’innovazione e la differenza tra l’innovativo che non ha paura della misura concreta e continua dei risultati delle sue decisioni, ed il reazionario che ha sempre ragione….
Per scegliere e proporsi ricordiamoci un po’ di storia: Fassino con D’Alema e Bassolino chiusero la strada al Rinnovamento della sinistra dicendo no a Novelli (e all’altrettanto rinnovatore Luigi Passoni) ed a una amministazione moderna, efficiente, che sapeva innovare ed amministrare, che sapeva essere informata della realtà per decidere, che senza paraocchi aveva saputo inventarsi una città vivibile, dai i Punti Verdi, a Settembre musica, dalle piste ciclabili, alla sana amministrazione (con le congratulazioni ufficiali della Corte dei Conti!),con un equo rapporto seppur conflittuale con la Fiat e sevizi come mai nessun’altra citta aveva offerto al cittadino, direi più moderna e innovativa di Bologna del tempo. Fassino e la cricca dei nostalgici, portarono in auge il quasi democristiano udinese Castellani che se non avesse trovato un Agnelli che voleva lasciare un suo ricordo a Torino e le Olimpiadi invernali sarebbe ricordato per una amministrazione equivalente a quelle dei Sindaci Porcellana e Grosso (senza misura dell’efficienza, casuale e lontana dai cittadini) Su efficienza,(intesa come ottimo rapporto sforzo/uso delle risorse – risultati/soddisfazione degli utenti-qualità e vicinanza dei servizi per i cittadini, e infine qualità del “bilancio” preventivo e consuntivo lascio che ognuno guardi e confronti concretamente i risultati e i dati (io direi il disastro!) di Chiamparino. Fatelo con coscienza, confrontando per chi li ha vissuti gli otto anni di Novelli e il reale rinnovamento di fare politica locale, (bisogna anche pensare a cosa c’era prima di Novelli!) e quelli di Chiamparino che pur venendo dopo l’insipido e irreale periodo Castellani, a me paiono di politica arrogante che mai si chiede se ha soddisfatto il bisogno del cittadino, quindi ovviamente vecchia (poco diversa da quella che farà Cota in Regione!)
Innovatori erano Nicolini a Roma, Novelli e Balmas a Torino, Mario Rigo a Venezia, ed altri ma i parititi (PSI uguale a PCI) li scaricarono e rtornò la burocazia e la netta separazione tra amministranti e cittadini…
In questo rapporto sta l’innovazione e la differenza tra l’innovativo che non ha paura della misura concreta e continua dei risultati delle sue decisioni, ed il reazionario che ha sempre ragione….
L’assessore alla viabilità D.ssa Maria Grazia SESTERO é stata eletta nella lista del PD??
Se chi ha competenza puo’ darmi una risposta.
Con cordialità Antonio Alfieri
L’assessore alla viabilità D.ssa Maria Grazia SESTERO é stata eletta nella lista del PD??
Se chi ha competenza puo’ darmi una risposta.
Con cordialità Antonio Alfieri
Nel 2006, anno delle ultime elezioni comunali, fu nominata direttamente assessore “in quota” Democratici di Sinistra, senza candidarsi nella lista dell’allora Ulivo
Nel 2006, anno delle ultime elezioni comunali, fu nominata direttamente assessore “in quota” Democratici di Sinistra, senza candidarsi nella lista dell’allora Ulivo