Apprendo con sconcerto che ancora una volta viene dato spazio a chi fu protagonista di una stagione drammatica. Non possiamo permettere che si continui a tollerare che all’università, sui media e in pubblici convegni venga offerta una tribuna non alle vittime e ai loro parenti bensì a chi, come la Möller, in quella terribile stagione fu autore di crimini ed attentati.
Torino e il Piemonte, in particolare, hanno pagato un prezzo di sangue molto alto. Voglio ricordare che il Consiglio regionale ha da poco approvato una legge, di cui sono stato il primo firmatario, che prevede la collocazione di lapidi nei luoghi dove ci sono stati caduti e feriti per mano dei terroristi.
Per questo auspico che le autorità competenti valutino con estrema attenzione l’opportunità di consentire lo svolgimento dell’incontro in questione