Il 20 Settembre di 143 anni fa la breccia di Porta Pia sanciva l’unificazione di Roma con lo Stato Italiano. Fu l’inizio dell’abbattimento del potere temporale dei Papi e nasceva quel giorno l’Italia unita, laica e liberale. È importante difendere, ribadire e sostenere i valori di uno Stato laico, nel pieno rispetto dei valori religiosi di ogni individuo.
La ricorrenza del 20 Settembre 1870, non a tutti nota e non sufficientemente “celebrata” è evento fondante dell’Unità nazionale del nostro Paese ed è per questo che è importante ribadire la sua importanza.
Sempre attuale la frase di Camillo Benso Conte di Cavour “Libera Chiesa in libero Stato”
143° ANNIVERSARIO DELLA BRECCIA DI PORTA PIA, leggilo sul mio blog: http://t.co/hXO5TeFB2i
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Premesso che indietro non si torna, mi permetto di fare notare che l’ iconografia, infarcita di retorica risorgimentale consente di dare un’idea fuorviante di quello che effettivamente è accaduto.
Roma, “finalmente capitale”, è stata il suggello di una italietta unificata dal più disastrato degli Stati italiani (vedi bilancio del Regno di Sardegna del 1859) che aveva un esercito capace di collezionare una lunga serie di imbarazzanti sconfitte militari ed una modestissima classe dirigente.
La principale visione strategica, di questa illuminata classe dirigente, sembra essere stata la conquista dei mercati del Sud per consentire la crescita della nascente industria piemontese.
Se poi pensiamo alle conseguenze dell’unificazione nazionale, arriviamo allo scellerato accordo, più o meno tacito, fra il nascente Stato italiano, l’alta finanza, gli interessi della chiesa di Roma e le varie mafie.
Quel bersagliere che inciampa a me fa venire in mente la grande menzogna ai danni della stragrande maggioranza degli italiani.
A Lei, no?
Cosa ci sarebbe da festeggiare?
Giusto per sintetizzare lo spirito nazionale, mi consenta di concludere con questa frase:
“Tiremm innanz !”, ma con la consapevolezza che “acca’ nisciunu è fesso”.
Con cordialità.