Nell’Aula del Consiglio regionale (a Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 a Torino) ha preso inizio questo pomeriggio, il Corso di formazione per gli insegnanti, l’edizione 2012-2013 del Progetto di Storia contemporanea per le Scuole superiori del Piemonte.
Organizzato da 32 anni dal Comitato regionale Resistenza e Costituzione, il Progetto di studio sulla Storia contemporanea italiana ed europea nel corso di tre decenni ha coinvolto circa 40 mila studenti e più di 1.500 insegnanti.
Il progetto avviato propone anche quest’anno una ricca e interessante esperienza di studio e ricerca su argomenti che vanno dalla Liberazione alla deportazione, dall’esodo istriano e dalmata fino ai temi della Costituzione.
L’appuntamento di oggi è rivolto ai docenti, che dovranno seguire i ragazzi nel lavoro di approfondimento sui tre temi scelti quest’anno per il concorso.
Lo storico Alberto Cavaglion illustrerà il tema “Dopo il terremoto, quale futuro per il campo di Fossoli?”; Claudio Vercelli, ricercatore dell’Istituto storico Salvemini, parlerà de “Il confine, l’esilio e il ricordo”; la direttrice dell’Istituto storico di Alessandria, Luciana Ziruolo, insieme a Donatella Sasso dell’Istituto Salvemini, tratteranno di “Cittadinanza: l’orizzonte delle seconde generazioni”.
La ricerca – da consegnare entro il 1 febbraio 2013 – potrà essere realizzata con lavori individuali o di gruppo (composti da 5 a 7 studenti, coordinati da un insegnante), con temi scritti, disegni, fotografie, mostre documentarie, materiale audiovisivo o altri mezzi. Gli studenti vincitori verranno premiati pubblicamente presso la sede del Consiglio regionale e parteciperanno ad un viaggio di studio in alcuni significativi luoghi della memoria in Italia o in Europa, come momento conclusivo, non fine a stesso, del percorso di formazione di studio e di approfondimento degli studenti. Prima dell’inizio, insieme al Direttore Generale dell’ufficio Scolastico regionale del Piemonte Francesco De Sanctis, ho salutato i docenti che partecipano al corso di formazione.