Oggi in Consiglio regionale si è discusso di trasparenza e di tagli ai costi della politica. Negli anni passati sono stato firmatario di una serie di provvedimenti, perché i costi della politica venissero ridimensionati. Sono stato promotore della legge che prevede la riduzione del 50% del compenso assegnato al Difensore Civico, di quella, inoltre, che ha ridotto drasticamente da otto a tre i membri del Corecom ed i loro compensi di due terzi, nonché a ribadire la loro non rieleggibilità; ho firmato numerose proposte di legge per l’eliminazione di alcuni privilegi e trattamenti riservati agli ex consiglieri regionali, in particolare i rimborsi spese per i viaggi sul territorio nazionale ed ho presentato una proposta di legge, per vietare l’assunzione di parenti negli uffici dei gruppi consiliari e negli staff degli assessori della Giunta. Oggi è stata approvata praticamente all’unanimità una proposta di legge, di cui, oltre ad essere firmatario, sono stato relatore, che prevede l’abolizione delle autocertificazioni, dei tre viaggi annuali a disposizione dei consiglieri in ambito europeo e la riduzione da undici a sette di quelli per Roma, oltre all’azzeramento del budget per i dieci viaggi annuali a disposizione di ciascun gruppo consiliare; si è deciso, inoltre, un taglio del 20% delle risorse per il funzionamento dei gruppi consiliari e delle segreterie dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. È stato approvato un Ordine del Giorno, che ci impegna a ridurre entro quindici giorni il numero dei Consiglieri, da 60 a 50: a tal fine, si modificherà, quindi, lo Statuto regionale, iter che prevederà due approvazioni da parte dell’Assemblea. Sebbene questi provvedimenti siano stati approvati sotto la pressione dello scandalo della Regione Lazio e degli interventi della Procure e della Guardia di Finanza, (con cui abbiamo collaborato e collaboriamo convintamente, affinché si facciano le opportune verifiche, interessati noi stessi per primi alla chiarezza), in altre Regioni e, non ultimo, nel Consiglio regionale del Piemonte, non si può non riconoscere come proprio qui in Piemonte fossimo già intervenuti in tempi non sospetti in tema di risparmio, riducendo del 10% per ben due volte l’indennità dei Consiglieri regionali, abolendo i vitalizi, dimezzando l’indennità di fine mandato (liquidazione), introducendo il meccanismo della firma elettronica. Tutti questi provvedimenti sono rivolti ad un drastico contenimento delle spese. Complessivamente un segnale importante, che rimette in carreggiata il Consiglio regionale del Piemonte.
In allegato il testo della legge approvato oggi.