Ho appena concluso il mio intervento in Consiglio regionale, illustrando la mia interrogazione, presentata già ieri, sulla immane tragedia che sta vivendo il Giappone e sulle difficoltà che trovano i nostri connazionali nel lasciare il paese.
Purtroppo brillano per inefficienza Governo Italiano e rappresentanza diplomatica che pare si interessino esclusivamente di verificare se i nostri connazionali siano vivi senza preoccuparsi, come invece hanno fatto altri Paesi (Francia, Germania, Stati Uniti), di organizzarne il rientro in patria.
Tra i molti connazionali in territorio nipponico sono presenti anche cittadini residenti in Piemonte che attraverso peripezie, costi elevanti, disagi e tempi incomprensibilmente lunghi stanno cercando di rientrare a casa.
Ho posto, quindi, al Presidente della Regione alcune domande su come intenda operare, affinché il Governo nazionale garantisca la sicurezza dei Piemontesi presenti in Giappone e si attivi per facilitarene un rapido rimpatrio.
Mi auguro anche che il Presidente voglia rispondere alla mia richiesta di chiarimento su quanti siano i cittadini della nostra regione presenti in Giappone, cosa si stia facendo per assisterli e per agevolarne il rimpatrio.
La speranza è che, almeno il Piemonte, al contrario di quanto sta facendo il governo nazionale e il nostro corpo diplomatico, stia operando affinché i nostri cittadini non si sentano abbandonati al loro destino.