Oggi si è riunita la quarta commissione Sanità, cui hanno partecipato l’Assessore regionale alla Sanità Caterina Ferrero e il suo Direttore Paolo Monferino.
Insieme a diversi consiglieri d’opposizione, ho sollevato una questione pregiudiziale all’Assessore Ferrero che, in spregio al sacrosanto diritto di informazione dei consiglieri regionali, si rifiuta di consegnare il Piano di rientro in materia sanitaria. Piano inviato da un mese al Ministero e di cui si conoscono alcune parti, diffuse durante incontri, conferenze e meeting con operatori e associazioni di categoria, ma mai ufficialmente consegnato.
L’Assessore Ferrero infatti ha opposto un netto rifiuto alla richiesta di fornirci la documentazione, dandoci oltretutto solo informazioni parziali e generiche al riguardo.
L’accesso agli atti è il principale diritto dei consiglieri regionali, regolato dallo Statuto, da una legge della Regione Piemonte e dal regolamento del Consiglio regionale. Ai consiglieri è garantita la possibilità di acquisire ogni documento, anche in fase istruttoria, relativo all’attività della Giunta e del Consiglio regionale, comprese aziende sanitarie e società partecipate o controllate.
L’Assessore Ferrero ha avuto l’impudenza di sostenere che tali atti non possono essere diffusi, perché convinta che le opposizioni ne farebbero un uso politico, confondendo un diritto con le personali e legittime opinioni politiche. Affermazione gravissima e lesiva delle prerogative di ogni consigliere.
Mi chiedo cosa ci sia di tanto importante e segreto da portare ad uno scontro tale. Vale il vecchio ritornello: Male non fare, paura non avere. Quali sono le paure dell’Assessore Ferrero? Quali ospedali, quali reparti si è deciso di chiudere? Quali farmaci, magari necessari per la sopravvivenza, saranno tagliati? Cosa c’è dietro?
Nel corso della commissione sono intervenuto e ho comunicato che, se entro venerdì prossimo gli atti non verranno forniti, è mia intenzione usare ogni mezzo per entrare in possesso della documentazione che da mesi attendiamo, così come ho già fatto per la nomina dell’ingegner Paolo Monferino.
Lunedì 28 febbraio, al mattino, mi recherò presso gli uffici regionali dell’Assessorato alla Sanità, per esigere il mio diritto ed avere finalmente gli atti.
Anche gli assessori regionali sono tenuti al rispetto della legge.